Scopri il team, la storia e i valori di AlidTours!
Scopri il team, la storia e i valori di AlidTours!
Siamo un piccolo team eterogeneo con tanta voglia di farti vivere il Marocco a stretto contatto con la cultura locale, liberandoti dallo stress e le difficoltà dell’organizzazione del tuo viaggio.
Nel nostro team trovi chi vive da sempre nel deserto, chi fa avanti e indietro dall’Italia e chi viaggia per il mondo all’avventura...
👉🏻 Una delle guide più esperte del Marocco (il tuo amico nel deserto)
Nato allo ksar Haroun, ha una famiglia molto numerosa a Rissani (e un po’ in tutto in Marocco).
Non si sa quante lingue parli né quanti lavori sappia fare.
Per qualsiasi luogo o esperienza che esista in Marocco, Alì ha in mente almeno una persona di cui potersi fidare.
Sa risolvere problemi così come sa coinvolgere le persone.
Oggi è presidente dell’ “Association de la Femme et Enfant pour le Developpement et la Culture” allo ksar Haroun.
Insieme a Lidia ha creato AlidTours nel 2009.
E negli anni (con le persone dalle comunità attorno) anche la casa “Dar Haroun”.
👉🏻 Disegna e organizza il viaggio con te (la tua bussola dall’Italia)
Madre di 3 figli ormai grandi, vive tra Milano e la Sardegna ma è sempre legata da un amore indescrivibile per i viaggi (partendo dalla barca a vela con la sua famiglia!).
È proprio con i viaggi che ha trovato il Marocco.
Aneddoto: si “immerge” letteralmente in questa terra sin dal primo giorno; camminando in un’oasi sprofonda nella terra bagnata con tutte le scarpe (le uniche che ha!).
Alì dice: “È la terra del Marocco che ti vuole rivedere presto!”
Il Marocco doveva entrare in qualche modo nella sua vita…
Da quel momento in poi, con determinazione e curiosità, possiamo contare oltre cento viaggi che ha vissuto in Marocco.
Con Alì ha creato AlidTours nel 2009.
👉🏻 Ti fanno assaporare la vera cucina marocchina e berbera
Due giovani sorelle che vivono in un piccolo ksar vicino ad Haroun con la madre e i loro due figli.
Per una serie di circostanze queste tre donne sono rimaste da sole.
In una zona con un'economia così povera e con la difficoltà di non avere "un uomo di casa" hanno faticato per sostenere questa loro famiglia.
La collaborazione con Dar Haroun le ha rese più forti e tranquille.
In cucina sono loro che preparano i piatti tipici della cucina locale, a cui aggiungono ricette che si preparano normalmente solo in famiglia.
Scelgono in prima persona esclusivamente ingredienti freschi presi nei dintorni.
Tra i loro compiti c'è anche la cura e la pulizia del Dar Haroun.
Non parlano lingue straniere e sono abbastanza timide, a meno che non si resti "tra donne".
👉🏻 La tua guida berbera da Marrakech (figlio di Alì)
Ha imparato molto dal padre, Alì, con uno spirito ancora più giovane, giocoso ed energico.
Nato nel villaggio di Haroun, ora porta i viaggiatori di AlidTours da Marrakech o da Fes al deserto, passando fra tende berbere e luoghi connessi alla cultura locale.
Non si tira mai indietro quando nuove persone chiedono qualcosa sul Marocco!
Siamo un piccolo team eterogeneo con tanta voglia di farti vivere il Marocco a stretto contatto con la cultura locale, liberandoti dallo stress e le difficoltà dell’organizzazione del tuo viaggio.
Nel nostro team trovi chi vive da sempre nel deserto, chi fa avanti e indietro dall’Italia e chi viaggia per il mondo all’avventura...
👉🏻 Una delle guide più esperte del Marocco (il tuo amico nel deserto)
Nato allo ksar Haroun, ha una famiglia molto numerosa a Rissani (e un po’ in tutto in Marocco).
Non si sa quante lingue parli né quanti lavori sappia fare.
Per qualsiasi luogo o esperienza che esista in Marocco, Alì ha in mente almeno una persona di cui potersi fidare.
Sa risolvere problemi così come sa coinvolgere le persone.
Oggi è presidente dell’ “Association de la Femme et Enfant pour le Developpement et la Culture” allo ksar Haroun.
Insieme a Lidia ha creato AlidTours nel 2009.
E negli anni (con le persone dalle comunità attorno) anche la casa “Dar Haroun”.
👉🏻 Disegna e organizza il viaggio con te (la tua bussola dall’Italia)
Madre di 3 figli ormai grandi, vive tra Milano e la Sardegna ma è sempre legata da un amore indescrivibile per i viaggi (partendo dalla barca a vela con la sua famiglia!).
È proprio con i viaggi che ha trovato il Marocco.
Aneddoto: si “immerge” letteralmente in questa terra sin dal primo giorno; camminando in un’oasi sprofonda nella terra bagnata con tutte le scarpe (le uniche che ha!).
Alì dice: “è la terra del Marocco che ti vuole rivedere presto!”
Il Marocco doveva entrare in qualche modo nella sua vita…
Da quel momento in poi, con determinazione e curiosità, possiamo contare oltre cento viaggi che ha vissuto in Marocco.Con Alì ha creato AlidTours nel 2009.
👉🏻 Ti fanno assaporare la vera cucina marocchina e berbera
Due giovani sorelle che vivono in un piccolo ksar vicino ad Haroun con la madre e i loro due figli.
Per una serie di circostanze queste tre donne sono rimaste da sole.In una zona con un'economia così povera e con la difficoltà di non avere "un uomo di casa" hanno faticato per sostenere questa loro famiglia.
La collaborazione con Dar Haroun le ha rese più forti e tranquille.
In cucina sono loro che preparano i piatti tipici della cucina locale, a cui aggiungono ricette che si preparano normalmente solo in famiglia.
Scelgono in prima persona esclusivamente ingredienti freschi presi nei dintorni.
Tra i loro compiti c'è anche la cura e la pulizia del Dar Haroun.
Non parlano lingue straniere e sono abbastanza timide, a meno che non si resti "tra donne".
👉🏻 La tua guida berbera da Marrakech (figlio di Alì)
Ha imparato molto dal padre, Alì, con uno spirito ancora più giovane, giocoso ed energico.
Nato nel villaggio di Haroun, ora porta i viaggiatori di AlidTours da Marrakech o da Fes al deserto, passando fra tende berbere e luoghi connessi alla cultura locale.
Non si tira mai indietro quando nuove persone chiedono qualcosa del Marocco!
Rifiutiamo il concetto di pacchetti turistici standard.
Tuteliamo la magia e il lusso dimenticato del Marocco autentico, disegnando con te un viaggio il più vicino possibile al vero cuore di questa terra.
Vediamo ogni viaggiatore come un membro esteso della famiglia AlidTours, non come un semplice turista o cliente.
Crediamo che chi viaggia con noi debba sentirsi un po’ come essere a casa con i propri cari, anche a migliaia di chilometri di distanza.
Supportiamo e ringraziamo attivamente le comunità locali, garantendo che il turismo abbia un impatto positivo sulla cultura e sull'ambiente marocchini.
Ci svegliamo ogni mattina estremamente grati dell’opportunità di creare viaggi su misura con persone che vivono storie uniche e indimenticabili nel cuore del Marocco.
Collezionare esperienze è il nuovo status sociale.
Mentre il viaggio è un diario su cui disegnare avventure inesplorate, non la solita “storia” da postare sui social.
Infatti, ogni viaggio è un percorso ricco di connessioni profonde con sé stessi, la natura e le persone.
E ora...
Raccontata da Lidia...
ll mio primo passo in Marocco fu come un risveglio. Era il Natale del 2007, e quella terra di contrasti e colori mi avvolse in un abbraccio inaspettato.
Ricordo ancora l'incredibile senso di libertà che provai nel deserto, sotto un cielo stellato che sembrava infinito.
Ma non fu solo la bellezza del luogo a catturarmi; furono le persone. Un incontro fortuito, un sorriso condiviso, e in quel momento sapevo: il Marocco sarebbe diventato parte di me.
Fu amore a prima vista.
Organizzo quindi un secondo viaggio in Marocco per Aprile, parto da sola e mi aggrego a una piccola spedizione in fuoristrada nel deserto, a quei tempi per nulla semplice da trovare.
Una decina di giorni in cui la notte si dormiva in tenda, di cui quasi 5 giorni di tormenta di sabbia.
Nonostante tutto, è proprio in questi momenti che decido di non togliermi mai più il Marocco dalla testa e dal cuore. Penso: “Il Marocco deve entrare in qualche modo nella mia vita”…
In questo viaggio conosco Alì Ouaabi, che fa la guida (e tira il gruppo fuori dai guai più di una volta).
Tra gli aneddoti che mi porto nel cuore, ce n'è uno particolare: durante un picnic in un'oasi, finisco con le scarpe piene di fango. Alì e gli altri, appena conosciuti, mi dicono ridendo che è la terra del Marocco a chiamarmi.
Non immaginavo quanto quelle parole sarebbero diventate vere…
Infatti, Alì diventa più di un semplice conoscente. È un uomo del deserto, con una storia da raccontare in ogni sorriso e in ogni sfumatura di ciò che vediamo insieme.
Negli anni stringiamo un’amicizia che ci porta a condividere molto valore dalle nostre culture.
Alì, originario di ksar Haroun, da poco si è trasferito a Rissani con la sua famiglia: sua moglie Khadija, una bellissima berbera originaria di Tinrhir, i suoi figli Zakaria, Zhora e Ellias (l’ultima, Omaima, nascerà nel 2017).
Alì si è spostato a Rissani per permettere si suoi figli di studiare, perché in quel periodo ancora non c'era la scuola elementare a ksar Haroun (costruita grazie all’associazione che supportiamo oggi).
A giugno torno in Marocco per la terza volta, ma in quella occasione sono ospite a casa loro. Mentre cammino fra le dune, sento sempre più forte la volontà di realizzare un progetto che mi leghi a quella terra e quelle persone.
Torno a Rissani diverse volte, sempre ospite da Ali. Nel frattempo conosco un pò tutta la famiglia, sorelle, fratelli, cognati, nipoti... e inizio a conoscere lo ksar Haroun con i suoi abitanti.La sua famiglia a Rissani è ormai la mia seconda casa.
Tra risate e pasti condivisi, tra il calore umano e la semplicità della vita quotidiana, trovo una seconda famiglia — nel deserto del Sahara.
Ricordo ancora un giorno a casa di Ali, con la moglie Khadija, la figlia Zohra, una loro vicina di casa, una sorella di Alì e una sua cognata — tutte donne — decidono di farmi i 'tatuaggi' con l’henné.
La piccola Zohra vuole fare pratica e cominciano a disegnarmi le mani, poi ridacchiando mi dicono che al mio ritorno mio marito mi troverà "irresistibile" e cominciano a disegnare i piedi e i polpacci.
Insomma, parto completamente coperta di questi meravigliosi 'tatuaggi'.
Devo dire però che non appena mi ritrovo in metro a Milano Centrale mi sento esageratamente dipinta…
Tuttavia, sento anche che ognuna di quelle linee mi lega a questo luogo, a queste persone.
Un giorno, Alì mi racconta meglio storia di Rissani. Parla degli scambi commerciali locali che si svolgono fin dai tempi remoti, delle carovane che andavano a Timbuktu e delle migliaia di chilometri percorsi nel deserto.
Fra i racconti, esce anche la storia del piccolo ksar Haroun e dei nomadi del deserto che l'hanno fondato.
Il progetto di AlidTours nasce proprio da questi racconti.
Vogliamo condividere l’anima del Marocco, oltre i soliti percorsi turistici.
La nostra visione è sempre stata chiara:
Disegnare viaggi che raccontano storie autentiche, che aprano gli occhi e il cuore dei viaggiatori alla vera essenza di questa terra magica.
Alì fa la guida turistica da sempre (grazie a questo parla l'italiano e un numero di lingue difficile da contare).
Inoltre, conosce molto bene praticamente tutto il Marocco e la maggior parte delle guide.
Decidiamo quindi di organizzare viaggi in tutto il paese, partendo sempre dal presupposto di far conoscere davvero "il cuore" dei luoghi visitati.
Ed ecco che nasce anche il nome AlidTours: Alì + Lidia + viaggi.
Poco alla volta pensiamo anche al progetto della società di costruire un luogo in un terreno nei pressi dello ksar Haroun — lontano dal turismo di massa delle zone sempre più popolate di Merzouga (o dintorni).
Nasce così il Dar Haroun.
Un simbolo di ponte fra le culture e — dal berbero “Dar” — la Casa di ogni viaggiatore che esplora quelle zone.È l'unico luogo “turistico” nei dintorni e deve essere in armonia con il villaggio, soprattutto da un punto di vista di relazioni con gli abitanti.
Decideremo per esempio di coinvolgere quando necessario le persone dello ksar.
Il terreno è della famiglia di Alì e diventerà un'odissea farlo diventare della società.
Ma dopo mesi di modifiche e progetti, arriviamo a presentare quello definitivo.
La costruzione inizia nel 2009 e viene affidata a un'impresa di costruzioni di uno dei fratelli di Alì, Ibrahim, che vive a Khenitra e che si trasferisce insieme ad alcuni operai per un periodo ad Haroun.
Finiamo di costruire l'anno successivo e piano piano cominciamo ad arredare. I fondi non sono molti, quindi ci vuole del tempo. Partecipiamo ovviamente anche io e Ali.
Ricordo come se fosse ieri questo momento: dobbiamo scavare per l’acqua.La ricerca del punto esatto viene fatta dall'omino con il bastoncino, poi arrivano i tecnici con la trivella esperti dalla Siria e cominciamo a bucare il terreno.
Dopo qualche ora sotto il sole cocente, in mezzo al nulla, come la scena di "Marrakech express", ad un certo punto … ACQUA!
La nostra attività si lega quindi strettamente alla vita del villaggio.
Utilizziamo dove possibile materia prima dello ksar, come verdure, datteri, miele, pane, fossili come ciotole, lavandini ecc.
Dove possibile scegliamo i nostri collaboratori tra gli abitanti dello ksar (in ogni caso comunque di villaggi vicini a noi).
Ammetto che la costruzione non è stata affatto semplice.
Ma ogni pietra, ogni trave, ogni persona raccontava la storia del nostro impegno per la valorizzazione della cultura locale — tramite un turismo sostenibile e alternativo.
Oggi abbiamo forti legami con l’associazione locale dello ksar ("Association de la Femme et Enfant pour le Developpement et la Culture") di cui Alì è presidente.
Creiamo con loro e altre associazioni la prima scuola dello ksar Haroun, portiamo l’acqua a un pozzo più vicino e di recente creiamo anche un piccolo impianto elettrico.
Nel frattempo, le persone che si affidano a noi per creare viaggi insieme aumentano. La voce si diffonde. Ci servono più guide, più stanze, più esperienze.
E così, un capitolo alla volta, creiamo qualcosa che non avrei mai immaginato: la famiglia AlidTours.
Oggi, quando guardo indietro a quei primi passi nel deserto, a quegli incontri che hanno dato vita ad AlidTours, capisco quanto ogni scelta e ogni incontro possano tessere la trama di questa storia straordinaria.
Ma soprattutto, per ogni viaggio che disegniamo e ogni persona che lo vive creiamo un nuovo capitolo di questa storia.
Le porte del Dar Haroun e del Marocco sono sempre aperte a chiunque voglia scoprire il vero cuore del Marocco — con la guida di chi lo vive da generazioni e la cura di chi lo ha scoperto e se ne è innamorato follemente.
ll mio primo passo in Marocco fu come un risveglio. Era il Natale del 2007, e quella terra di contrasti e colori mi avvolse in un abbraccio inaspettato.
Ricordo ancora l'incredibile senso di libertà che provai nel deserto, sotto un cielo stellato che sembrava infinito.
Ma non fu solo la bellezza del luogo a catturarmi; furono le persone.
Un incontro fortuito, un sorriso condiviso, e in quel momento sapevo: il Marocco sarebbe diventato parte di me. Fu amore a prima vista.
Organizzo quindi un secondo viaggio in Marocco per Aprile, parto da sola e mi aggrego a una piccola spedizione in fuoristrada nel deserto, a quei tempi per nulla semplice da trovare.
Una decina di giorni in cui la notte si dormiva in tenda, di cui quasi 5 giorni di tormenta di sabbia.
Nonostante tutto, è proprio in questi momenti che decido di non togliermi mai più il Marocco dalla testa e dal cuore.
Penso: “Il Marocco deve entrare in qualche modo nella mia vita”…
In questo viaggio conosco Alì Ouaabi, che fa la guida (e tira il gruppo fuori dai guai più di una volta).
Tra gli aneddoti che mi porto nel cuore, ce n'è uno particolare: durante un picnic in un'oasi, finisco con le scarpe piene di fango.
Alì e gli altri, appena conosciuti, mi dicono ridendo che è la terra del Marocco a chiamarmi.
Non immaginavo quanto quelle parole sarebbero diventate vere…
Infatti, Alì diventa più di un semplice conoscente. È un uomo del deserto, con una storia da raccontare in ogni sorriso e in ogni sfumatura di ciò che vediamo insieme.
Negli anni stringiamo un’amicizia che ci porta a condividere molto valore dalle nostre culture.
Alì, originario di ksar Haroun, da poco si è trasferito a Rissani con la sua famiglia: sua moglie Khadija, una bellissima berbera originaria di Tinrhir, i suoi figli Zakaria, Zhora e Ellias (l’ultima, Omaima, nascerà nel 2017).
Alì si è spostato a Rissani per permettere si suoi figli di studiare, perché in quel periodo ancora non c'era la scuola elementare a ksar Haroun (costruita grazie all’associazione che supportiamo oggi).
A giugno torno in Marocco per la terza volta, ma in quella occasione sono ospite a casa loro.
Mentre cammino fra le dune, sento sempre più forte la volontà di realizzare un progetto che mi leghi a quella terra e quelle persone.
Torno a Rissani diverse volte, sempre ospite da Ali.
Nel frattempo conosco un po' tutta la famiglia, sorelle, fratelli, cognati, nipoti... e inizio a conoscere lo ksar Haroun con i suoi abitanti.
La sua famiglia a Rissani è ormai la mia seconda casa.
Tra risate e pasti condivisi, tra il calore umano e la semplicità della vita quotidiana, trovo una seconda famiglia — nel deserto del Sahara.
Ricordo ancora un giorno a casa di Ali, con la moglie Khadija, la figlia Zohra, una loro vicina di casa, una sorella di Alì e una sua cognata — tutte donne — decidono di farmi i 'tatuaggi' con l’henné.
La piccola Zohra vuole fare pratica e cominciano a disegnarmi le mani, poi ridacchiando mi dicono che al mio ritorno mio marito mi troverà "irresistibile" e cominciano a disegnare i piedi e i polpacci.
Insomma, parto completamente coperta di questi meravigliosi 'tatuaggi'.
Devo dire però che non appena mi ritrovo in metro a Milano Centrale mi sento esageratamente dipinta…
Tuttavia, sento anche che ognuna di quelle linee mi lega a questo luogo, a queste persone.
Un giorno, Alì mi racconta meglio storia di Rissani.
Parla degli scambi commerciali locali che si svolgono fin dai tempi remoti, delle carovane che andavano a Timbuktu e delle migliaia di chilometri percorsi nel deserto.
Fra i racconti, esce anche la storia del piccolo ksar Haroun e dei nomadi del deserto che l'hanno fondato.
Il progetto di AlidTours nasce proprio da questi racconti.
Vogliamo condividere l’anima del Marocco, oltre i soliti percorsi turistici.
La nostra visione è sempre stata chiara:
Disegnare viaggi che raccontano storie autentiche, che aprano gli occhi e il cuore dei viaggiatori alla vera essenza di questa terra magica.
Alì fa la guida turistica da sempre (grazie a questo parla l'italiano e un numero di lingue difficile da contare).
Inoltre, conosce molto bene praticamente tutto il Marocco e la maggior parte delle guide.
Decidiamo quindi di organizzare viaggi in tutto il paese, partendo sempre dal presupposto di far conoscere davvero "il cuore" dei luoghi visitati.
Ed ecco che nasce anche il nome AlidTours: Alì + Lidia + Viaggi.
Poco alla volta pensiamo anche al progetto della società di costruire un luogo in un terreno nei pressi dello ksar Haroun — lontano dal turismo di massa delle zone sempre più popolate di Merzouga (o dintorni).
Nasce così il Dar Haroun.
Un simbolo di ponte fra le culture e — dal berbero “Dar” — la Casa di ogni viaggiatore che esplora quelle zone.
È l'unico luogo “turistico” nei dintorni e deve essere in armonia con il villaggio, soprattutto da un punto di vista di relazioni con gli abitanti.
Decideremo per esempio di coinvolgere quando necessario le persone dello ksar.
Il terreno è della famiglia di Alì e diventerà un'odissea farlo diventare della società.
Ma dopo mesi di modifiche e progetti, arriviamo a presentare quello definitivo.
La costruzione inizia nel 2009 e viene affidata a un'impresa di costruzioni di uno dei fratelli di Alì, Ibrahim, che vive a Khenitra e che si trasferisce insieme ad alcuni operai per un periodo ad Haroun.
Finiamo di costruire l'anno successivo e piano piano cominciamo ad arredare.
I fondi non sono molti, quindi ci vuole del tempo.
Partecipiamo ovviamente anche io e Ali.Ricordo come se fosse ieri questo momento: dobbiamo scavare per l’acqua.
La ricerca del punto esatto viene fatta dall'omino con il bastoncino, poi arrivano i tecnici con la trivella esperti dalla Siria e cominciamo a bucare il terreno.
Dopo qualche ora sotto il sole cocente, in mezzo al nulla, come la scena di "Marrakech express", ad un certo punto … ACQUA!
La nostra attività si lega quindi strettamente alla vita del villaggio.
Utilizziamo dove possibile materia prima dello ksar, come verdure, datteri, miele, pane, fossili come ciotole, lavandini ecc.
Scegliamo i nostri collaboratori tra gli abitanti dello ksar (in ogni caso comunque di villaggi vicini a noi).
Ammetto che la costruzione non è stata affatto semplice.
Ma ogni pietra, ogni trave, ogni persona raccontava la storia del nostro impegno per la valorizzazione della cultura locale — tramite un turismo sostenibile e alternativo.
Oggi abbiamo forti legami con l’associazione locale dello ksar ("Association de la Femme et Enfant pour le Developpement et la Culture") di cui Alì è presidente.
Creiamo con loro e altre associazioni la prima scuola dello ksar Haroun, portiamo l’acqua a un pozzo più vicino e di recente creiamo anche un piccolo impianto elettrico.
Nel frattempo, le persone che si affidano a noi per creare viaggi insieme aumentano.
La voce si diffonde. Ci servono più guide, più stanze, più esperienze.
E così, un capitolo alla volta, creiamo qualcosa che non avrei mai immaginato: la famiglia AlidTours.
Oggi, quando guardo indietro a quei primi passi nel deserto, a quegli incontri che hanno dato vita ad AlidTours, capisco quanto ogni scelta e ogni incontro possano tessere la trama di questa storia straordinaria.
Ma soprattutto, per ogni viaggio che disegniamo e ogni persona che lo vive creiamo un nuovo capitolo di questa storia.
Le porte del Dar Haroun e del Marocco sono sempre aperte a chiunque voglia scoprire il vero cuore del Marocco — con la guida di chi lo vive da generazioni e la cura di chi lo ha scoperto e se ne è innamorato follemente.
Ogni persona che parte con AlidTours vive una storia unica.
Noi ne abbiamo raccontate alcune per ispirare il tuo prossimo viaggio.
Disegnare storie di viaggio per chiunque vuole immergersi nel cuore del Marocco 🧡
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